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Turismo

Cosa vedere e fare ad Ancona?

Per chi è in vacanza nelle Marche, e magari ha deciso di soggiornare in un hotel ad Ancona, sono davvero numerose le attività di carattere culturale – e non solo – a cui ci si può dedicare. Si potrebbe fare tappa, per esempio, presso la Pinacoteca Civica Podesti, un museo che – pur essendo di piccole dimensioni – accogliere opere d’arte di grande pregio: è il caso del Ritratto di Francesco Arsilli dipinto da Sebastiano del Piombo o della Sacra Conversazione realizzata da Lorenzo Lotto, ma anche della Madonna col Bambino portata a termine da Carlo Crivelli o dei Quattro Santi in estasi creati da Andrea Lilli, autore anche degli Angeli musicanti. In realtà, il vero punto di forza del museo – anche se ovviamente è sbagliato stilare una classifica di opere d’arte – può essere identificato nella Pala Gozzi di Tiziano Vecellio, che secondo gli esperti costituisce la sua prima opera firmata.

Dopo aver nutrito la mente e lo spirito, ci si può sfogare con una piacevole passeggiata: la location da prendere in considerazione a questo proposito è il Passetto di Ancona, rione della città che offre un parco verde con tanto di pineta che ha il pregio di regalare una posizione panoramica davvero speciale, perfetta per ammirare il mare in qualsiasi periodo dell’anno. Il Monumento ai caduti rappresenta il centro del rione: partendo da qui, basta percorrere due scalinate ricavate dalla roccia per giungere direttamente al mare e fermarsi in uno degli stabilimenti balneari appositamente allestiti. Per chi vuole divertirsi anche di sera e non sa rinunciare alla movida, sono diversi i locali realizzati su palafitte piantate in acqua.

Un po’ di storia

Ancona è una citta ricca di testimonianze storiche, come si può leggere anche navigando sul sito Goodmarche.com: ne è un esempio l’Arco di Traiano, attualmente inglobato nel porto ma un tempo collocato sul mare in modo tale che potesse essere notato da tutte le navi che giungevano e che, per attraccare, erano tenute al pagamento di una tassa pari a 700 baiocchi, indispensabile per finanziare la sua manutenzione. L’Arco ha più di 2mila anni di storia alle spalle, visto che venne fatto costruire dal Senato di Roma nel 100 avanti Cristo per omaggiare l’imperatore Traiano, il quale aveva deciso di ampliare il porto anconetano a proprie spese per garantire un approdo più confortevole e più sicuro ai naviganti che giungevano da Oriente. Oggi il monumento è illuminato anche di notte e mostra lo splendore del suo marmo bianco, complice il restauro a cui è stato sottoposto nel 2006.

Infine, chi è ad Ancona non può rinunciare a conoscere i sapori tipici del posto: per esempio, il brodetto, una zuppa realizzata con tredici diverse varietà di pesce accompagnata da fette di pane abbrustolite; oppure il baccalà all’anconetana. A proposito di pesce, ecco le alici, i calamari e i moscioli, che non sono altro delle cozze selvatiche, magari da accompagnare con un bel bicchiere di Verdicchio di Jesi.