I trend più recenti in materia di applique a led
Le applique a led rappresentano delle soluzioni consigliate per chi ha voglia di portare un tocco di novità nella propria casa senza sfociare in eccessi che si potrebbe rivelare fastidiosi. Le proposte a disposizione sul mercato sono molteplici, ed è per questo motivo che l’aspetto estetico non è il solo fattore che deve essere preso in considerazione in vista di un acquisto: è bene pensare, per esempio, a una eventuale integrazione con altri strumenti, anche per intervenire sulla temperatura di luce, dal momento che non è mai consigliabile mettere una luce fredda accanto a una calda.
Gli aspetti tecnici
Una luce di effetto è necessaria quando si vuol dare vita a un baffo di luce su un muro: in questo caso occorre ricordare che eventuali imperfezioni dell’intonaco rischiano di essere messe in risalto dalla luce radente. Non è questa, comunque, la sola opzione a disposizione: unaluce d’accento, per esempio, consente di valorizzare un particolare elemento dell’arredamento, come per esempio un tavolino, o un elemento a parete, come uno specchio o un quadro. Essa, inoltre, serve a creare un punto lettura, e in questo caso ci si può servire di applique led da comodino.
Si ha a che fare con una luce morbida, invece, con una lampada il cui fascio di luce sia illuminato verso l’alto: sia chiaro, però, che un accorgimento di questo tipo può essere adottato unicamente in presenza di un soffitto di colore tenue, mentre dovrebbe essere evitato con un soffitto in legno. Si parla, infine, di luce diffusa per uno strumento che serve a emettere luce in ogni direzione: uno schermo realizzato in materiale plastico opalino o delle applique in vetro sono molto utili da questo punto di vista.
Di quanta luce si ha bisogno?
La quantità di luce di cui si vuol usufruire è un elemento che non va sottovalutato quando si progetta l’illuminazione di un appartamento: è decisiva in tal senso la presenza di mobili o di pareti di colore scuro, che richiedono una quantità di luce superiore per garantire una maggiore illuminazione dell’ambiente. Inoltre, c’è da tener conto di quanta luce naturale arriva nel locale e di quanto sono alti i soffitti.
Il colore della luce
Se si ha in mente di comprare un apparecchio a led, tra le variabili più significative da prendere in considerazione c’è il colore della luce, che corrisponde alla temperatura dei led espressi in gradi Kelvin. Per conoscere tale parametro è sufficiente fare riferimento ai dati dichiarati dal produttore. Già, ma all’atto pratico che cosa rappresenta il colore della luce? Per averne un’idea occorre sapere che il colore di luce tipico delle lampadine incandescenti e alogene è compreso tra i 2.700 e i 3.000 gradi Kelvin: si tratta di una luce gialla, cioè calda. Un apparecchio che rimane tra i 4.000 e i 5.000 gradi Kelvin, invece, emette una luce azzurra, cioè fredda.
Di solito gli incassi, ma anche altri tipi di apparecchi tecnici come le barre led per i sottopensili, sono disponibili in duplice versione, una da 3.000 e una da 4.000 gradi Kelvin, così da andare incontro alle esigenze più diverse; tuttavia, non è sempre detto che ciò avvenga anche con gli apparecchi da casa. Di conseguenza, meglio verificare che il prodotto che si sceglie sia in linea con le aspettative controllando il numero di gradi Kelvin. Infine, per capire se una lampada a led è più o meno efficiente, si deve valutare il numero di lumen, che sono sempre indicati sulla confezione. Per avere un’idea, un led da 10.5 W ha 806 lumen e dura circa 15.000 ore, a fronte delle 1.000 ore di una lampadina a incandescenza da 60 W e 730 lumen.