L’evoluzione tecnologica della lavastoviglie
Il processo evolutivo della tecnologia in questi ultimi anni ha sicuramente coinvolto il settore elettrodomestici e in particolare la lavastoviglie.
Se quest’ultima fino a qualche anno fa era considerata un lusso, oggi rappresenta ancora l’ambizione di molti sebbene sia un elemento presente ormai in quasi tutte le cucine, anche in quelle dei ristoranti.
Le prime lavastoviglie ebbero diffusione indicativamente nella seconda metà del 1800 ma non certo erano paragonabili per funzioni e dimensioni a quelle più recenti.
La storia della lavastoviglie: un’evoluzione che continua dal 1850
Nel 1850 vi fu il primo brevetto assegnato a Joel Houghton per una macchina costruita in legno dal funzionamento a manovella in grado di lavare piatti, bicchieri, tazze e pentole grazie ad un sistema a spruzzo di acqua.
Quasi 40 anni dopo il sistema venne perfezionato da Josephine Cochrane, la quale riuscì nell’intento di conferire ai piatti un lavaggio migliore e senza possibilità di rotture.
Un’altra data chiave è quella dell’anno 1924: in quel periodo la lavastoviglie subisce un altro importante perfezionamento. Al suo interno vennero predisposti dei ripiani per sistemare in modo organizzato le stoviglie e nacque il sistema rotante di spruzzo acqua, presente ancora oggi a livello di principio. Possiamo dunque affermare che la lavastoviglie moderna vede le sue origini proprio nel 1924.
Col tempo sono stati migliorati i sistemi di lavaggio ed è stato modificato il design.
La lavastoviglie di oggi
Acquistare oggi una macchina lavapiatti presuppone la consapevolezza di disporre di tecnologia, la quale opera e agisce a favore dell’utilizzatore al fine di restituire risultati migliori di igiene e di pulizia.
L’innovazione tecnologica porta ad un arricchimento di funzioni che trovano miglior impiego anche grazie all’aumentata efficacia dei detergenti e prodotti per il lavaggio: l’insieme di questi due elementi conducono ad un lavaggio più accurato e profondo, con una qualità di pulizia nettamente migliorata rispetto a quella di anni addietro.
Il miglioramento prestazionale è netto rispetto alle prime lavastoviglie di inizio secolo scorso e possiamo scrivere la stessa cosa anche per le lavapiatti di oggi rispetto a quelle dei primi Anni Duemila.
Basta confrontare due modelli distanti tra loro una ventina d’anni per comprendere come le funzionalità attualmente presenti in queste macchine siano migliorative dell’intero processo di lavaggio.
Un numero di programmi sempre maggiori, la capacità di gestire più cicli di lavaggio, ugelli spruzzatori più performanti, diverse temperature impostabili, funzioni particolari pensate per le varie zone in base alle stoviglie inserite, pulizia di piatti e pentole con incrostazioni e sporco difficile: sono questi i principali vantaggi che differenziano i vari modelli e che rendono impari un confronto tra lavastoviglie di epoche diverse.
Da non sottovalutare i cambiamenti relativi al design: oggi ci sono macchine lavapiatti che si inseriscono perfettamente all’interno di una cucina, oppure rappresentano un oggetto di arredo se sono dispositivi a libera installazione. Risulta più semplice trovare elettrodomestici piccoli dalle dimensioni contenute per ottimizzare gli spazi a disposizione, ma anche servirsi di dispositivi industriali pensati per le cucine di alberghi e ristoranti.
La capienza della lavastoviglie è un parametro da considerare in fase di acquisto poiché indicativo del numero di coperti gestibili.
Prima di acquistare la tua nuova lavastoviglie cerca di capire che tipo di installazione si rende necessaria (libera o a incasso), la quantità di stoviglie da lavare, il numero di volte che utilizzerai la lavapiatti durante la settimana.
Con l’evoluzione tecnologica sono cambiati anche i prezzi: oggi è usuale trovare offerte promozionali che invogliano all’acquisto, anche perché il costo della tecnologia contenuta nelle lavastoviglie si è sensibilmente ridotto rispetto a qualche anno fa.