Opzioni Binarie vietate, limiti al trading CFD
Trading opzioni binarie e CFD limitati, da opportunità per guadagnare legalmente alla persecuzione dell’Europa che non vede di buon occhio questo metodo : ecco perché lo ha vietato.
Opzioni Binarie vietate e trading CFD limitato
L’ESMA, ovvero l’Autorità Europea degli strumenti finanziari e dei mercati, ha vietato le opzioni binarie come strumento di investimento per privati, in quanto troppo pericoloso per il capitale. Le diverse segnalazioni in merito arrivate da ogni parte del globo hanno dato questi frutti, gettando in confusione chi voleva approcciarsi a questo mondo. Chiariamo subito un punto: il trading online non è una truffa, casomai sono i truffatori che sfruttano la scusa del trading per rubare soldi a ignari investitori.
E’ per questa ragione che si consiglia di scegliere delle piattaforme regolamentate e sicure, con licenza CONSOB per quanto riguarda l’Italia. Chi opera con le opzioni binarie si divide in quelli che hanno avuto una pessima esperienza e consigliano di dedicarsi al Trading Forex , alle criptovalute e ai CFD, e coloro i quali hanno tratto profitto. Tenendo presente che non si può certo vincere sempre, visto che il trade prescelto può risultare profittevole, come determinare una grossa perdita. L’unica maniera, per chi vuole saperne di più e provare la strada del trading, è conoscere bene le basi e seguire l’andamento dei mercati finanziari.
Cosa sono le opzioni binarie
Quando si sente parlare di opzioni binarie, ci si riferisce a un determinato strumento finanziario. Il trader deve decidere se il prezzo di un determinato asset, come una coppia di valute, un’azione o una materia prima, possa salire in un determinato arco di tempo. Per quanto riguarda la modalità di investimento, non ci sono problemi, visto che basta cliccare per comprarne una, seduto nel proprio ufficio o sdraiato sul divano, ma la parte più difficile è capire se il prezzo di un bene finanziario si possa muovere al rialzo oppure al ribasso, in un determinato arco temporale.
Purtroppo, l’assenza di una regolamentazione precedente ha portato l’ESMA ad intervenire in maniera drastica, costringendo l’ente a fare una stretta su opzioni binarie e il trading CFD. Dopo il boom degli ultimi anni, il trading con le opzioni binarie è stato regolamentato anche in maniera pesante, fino al blocco sulla distribuzione, vendita e pubblicità di questa metodologia. Tanto che i broker specializzato solo in opzioni binarie si sono dovuti adattare, trasformando i servizi dal trading binario al trading su CFD. Ma anche questo non ha portato fortuna, visto che è arrivata anche la stretta sui contratti per differenza.
Limiti trading CFD
Se per quanto riguarda le opzioni binarie è scattato il divieto assoluto, per quanto riguarda il trading CFD la faccenda diventa sempre più complessa. L’Autorità dell’UE ha imposto dei limiti anche alla leva finanziaria, regolamentando anche questo aspetto. Si intende con leva finanziaria lo strumento base del trading che può servire a incrementare i guadagni, ma anche a raddoppiare le eventuali perdite. Per questa ragione, questo strumento finanziario non potrà mai essere vietato completamente.
I nuovi limiti sono 30:1 per le coppie di valute; indici di Borsa e cross valutari minori sarà 20:1; le materie prime avranno, come gli indici azionari non rilevanti, 10:1; le azioni avranno un rapporto di 5:1 e sulle criptovalute si avrà una leva finanziaria massima di 2:1. Inoltre, è scattato il divieto a tutti i bonus e gli incentivi legati all’attività del trading online, come i bonus di trading per i nuovi iscritti o sui depositi, in quanto equiparati al gioco d’azzardo e al betting.
Gli stessi broker dovranno avere esposto obbligatoriamente degli avvisi sui rischi del trading online, mostrando le percentuali di perdita e fornendo una protezione dal saldo negativo, come ad esempio chiudere le posizioni qualora il cliente arriva al 50% del margine minimo richiesto.