US Open: storia, torneo e assegnazione punti
L’US Open rappresenta uno degli eventi più emblematici e significativi della storia del tennis, sia per la sua organizzazione nel corso dei decenni, sia per una struttura societaria e tennistica che ha sempre portato a privilegiare il torneo statunitense tra i 4 Slam, nonostante il successo di Wimbledon e Roland Garros nella cultura popolare. Il quarto e ultimo dei tornei del Grande Slam di tennis si tiene, generalmente, tra agosto e settembre, e ha avuto una storia particolarmente significativa, che l’ha portato inizialmente ad essere un torneo d’elite per l’altra società, successivamente a svilupparsi attraverso tutto l’incredibile trasporto sportivo che oggi porta il torneo stesso ad essere seguito da milioni di persone. Vale la pena raccontare la storia del torneo statunitense, oltre che tutte le altre caratteristiche, tra piazzamenti e assegnazione dei punti, che riguardano il torneo stesso.
La storia dell’US Open
La storia dell’US Open è stata segnata da una serie di cambiamenti che hanno portato questo stesso torneo tennistico ad evolversi nel corso degli anni. Inizialmente l’open di New York caratterizzava un evento di intrattenimento per l’alta società, che si svolgeva su erba. Successivamente, l’evoluzione del torneo stesso ha portato ad acquisire le caratterizzazioni professionistiche che si trovano alla base della realizzazione del torneo odierno. Se dal 1881, anno della sua istituzione, il torneo si è tenuto su erba, la prima evoluzione c’è stata nel 1975, quando il torneo è stato organizzato per la prima volta su una superficie inedita di terra verde.
Dal 1978 ad oggi la superficie scelta è quella del DecoTurf, materiale utilizzato come superficie per i campi che, comunemente, vengono detti in cemento. Nel sottolineare altri ambiti della storia del torneo stesso, non si può che parlare del dominio statunitense postbellico, delle otto finali consecutive di Ivan Lendl, del dominio di Pete Sampras e di Agassi e dell’era contemporanea dettata da Roger Federer, Rafael Nadal, Novak Djokovic e Andy Murray. Il record di vittorie per gli uomini è segnato da Richard Sears, William Turner e Bill Tilden, che hanno vinto 7 tornei, mentre tra le donne la detentrice del maggior numero di vittorie è Molla Mellory, con 8.
Regole e assegnazione dei punti nell’US Open
Le regole di piazzamento e presenza del tabellone degli US Open sono le stesse che possono essere osservate anche in tutti gli altri tornei del Grande Slam. In altre parole, il numero di tennisti ammessi al tabellone principale è notevolmente più alto, nonostante ci sia bisogno di fare ricorso ad un precedente torneo di qualificazioni nel caso in cui non si abbia una posizione tra le prime 100 nella classifica ATP. I vincitori delle qualificazioni, le wild card scelte dal torneo e gli eventuali lucky loser, che sostituiscono tennisti già presenti nel tabellone, ma che danno forfait prima dell’inizio di un match, sono i tennisti che si aggiungono a quelli che fanno parte del tabellone principale.
L’US Open assegna un montepremi complessivo di 53 milioni di dollari, aggiornato al 2020. Il premio più cospicuo è quello per il vincitore del singolare, di 3 milioni di dollari; il premio meno ingente è quello per il raggiungimento del terzo turno nel doppio, di 30000 dollari. Per quanto riguarda i punti assegnati, essi rispecchiano le stesse logiche di tutti gli altri tornei del Grande Slam: in altre parole, il vincitore del singolare maschile ottiene 2000 punti, il finalista 1200, il semifinalista 720, chi arriva ai quarti di finale 360, chi al quarto turno 180, mentre sono destinati 90 punti a chi giunge al terzo turno, 45 a chi giunge al secondo turno e 10 e chi si ferma al primo turno. Il singolare femminile, invece, vede un numero maggiore di punti assegnati per la finalista, che ne ottiene 1300, alla semifinalista, che ne ottiene 780; chi giunge ai quarti di finale ottiene 430 punti, chi al quarto turno 240, chi al terzo 130, chi al secondo 70.