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Turismo

Cosa fare quando il proprio volo ritarda per più di tre mesi

Oggi giorno le compagnie aree sono estremamente sensibili ai ritardi dei propri voli rispetto al passato.

Il traffico aereo è regolamentato in modo molto più preciso e professionale rispetto al passato, tanto che è diventato sempre più raro imbattersi in ritardi o cancellazioni.

La tecnologia è intervenuta in aiuto del personale della torre di controllo, che ora riescono a gestire decolli ed atterraggi anche molto frequenti, senza intoppi particolari.

Anche negli aeroporti più trafficati, ad esempio Heathrow a Londra, si calcola che ogni minuto decolli o atterri almeno un aereo, tra passeggeri ed aerei cargo. Nonostante la percentuale dei voli in ritardo si sia abbassata notevolmente comunque è estremamente complicato gestire tutto ciò nel migliore dei modi e la percentuale dei voli in ritardo è comunque di circa il 30%.

In questo articolo quindi affronteremo:

  • Le cause principali che possono causare il ritardo dei voli
  • I requisiti necessari per poter chiedere un rimborso
  • Come fare a chiedere un rimborso per un volo in ritardo

Le cause principali per il ritardo dei voli

Esistono due tipologie diverse di cause che possono portare ad un ritardo del volo: nel primo gruppo possiamo far rientrare le cause derivanti dalla compagnia di bandiera e nel secondo caso i ritardi dovuti a cause di forza maggiore.

Ad esempio se il personale della compagnia aerea arriva in ritardo sul luogo di lavoro e quindi fa partire in ritardo le operazioni di imbarco, si può chiedere un risarcimento.

Analogamente se le condizioni dell’aereo, della pista, ecc non dovessero permettere la partenza e/o l’arrivo in orario ci sarebbero le condizioni per chiedere un rimborso.

Nel caso in cui ci si trovi davanti a situazione di eccezionale gravità ed urgenza non si può avere questo diritto come ad esempio:

  • Disastri naturali
  • Sciopero del personale
  • Disordini politici
  • Restrizioni al controllo del traffico aereo
  • Problemi tecnici che causano una diminuzione delle performance dell’aereo

In tal senso va specificato che gli eventi naturali e gli scioperi non sempre sono ostativi per ottenere il rimborso. In entrambi i casi le compagnie devono dimostrare che non potevano fare nulla per evitare il ritardo.

Se ad esempio dopo una nevicata, la compagnia aerea non si adopera a sufficienza per pulire la pista, si può chiedere il rimborso.

Nel caso dello sciopero, invece, bisogna valutare se lo sciopero riguardava solo la compagnia in questione o tutte.

I requisiti necessari per chiedere un rimborso

Il requisito principale da tenere in considerazione è l’entità del ritardo. Non si possono chiedere rimborsi per ritardi inferiori alle 3 ore in nessun caso.

Per ritardi sopra alle tre ore, l’entità del rimborso varia progressivamente da 250€ fino ad un massimo di 600€.

L’entità del rimborso varia anche a secondo dei km della tratta e, nel caso in cui a seguito del ritardo il passeggero perda la coincidenza, la compagnia deve fornire gratuitamente un volo sostitutivo e, se necessario, pagare il soggiorno in hotel del passeggero che ha perso la coincidenza ed è costretto a partire il giorno successivo.

Altro requisito è che il check in deve essere fatto in orario, ovvero entro 45 minuti dall’orario di partenza del volo.

Come fare a chiedere il rimborso

Le richieste di risarcimento devono essere presentate alla compagnia stesse, ma esistono dei comodi servizi come ClaimFlights che permettono di gestire nel migliore dei modi le pratiche di rimborso ritardo aereo.

Gli esperti di ClaimFlights lavorano sulla base del principio “Niente successo, nessun pagamento”. Non viene addebitato alcun importo ai passeggeri fino a quando non si vince la loro causa e non si ottiene un risarcimento dalle compagnie aeree.

Il  team di professionisti è ben formato ed ha esperienza nelliinvio di lettere di reclamo alle compagnie aeree e quasi mai si arriva in tribunale, pertanto i tempi del rimborso sono piuttosto rapidi.