Come coltivare nel modo appropriato i pomodori?
Con l’arrivo dell’estate i pomodori diventano uno dei protagonisti principali delle tavole degli italiani. Infatti, grazie alla molteplicità delle sue tipologie, i pomodori hanno moltissimi usi e rappresentano un alimento gustoso e nutriente. Oltre ad acquistarli presso i supermercati ed i negozi di frutta e verdura, i pomodori possono anche essere coltivati nell’orto e per chi possiede un piccolo terreno la loro crescita e la raccolta sarà una vera e propria soddisfazione, così come quella di poterli proporre agli amici in occasioni conviviali. Ecco una serie di consigli e di trucchi per coltivare nel migliore dei modi i pomodori nell’orto.
Le varie tipologie di pomodori
In Italia esistono molte varietà di pomodori, quindi chi li vuole coltivare per prima cosa deve scegliere quella preferite per il suo sapore ed anche perché è quella che viene maggiormente utilizzata in cucina. Tra le varietà di pomodori che si coltivano maggiormente in Italia ci sono i pomodori a grappolo, i pomodori San Marzano, i pomodori occhio di bue, i pachino, i ciliegino e gli insalatari.
Le caratteristiche dei vari pomodori
Il pomodoro a grappolo è sicuramente quello più “comune” e si può acquistare in tutti i mesi dell’anno, utilizzandolo per vari utilizzi, e specialmente per quelle che richiedono una lunga cottura. Con il pomodoro a grappolo si possono preparare delle zuppe di pomodoro molto gustose, oppure si possono condire le pizze fatte in casa, o preparare delle ottime conserve. I pomodori a grappolo sono ideali anche per la preparazione di bruschette o della “caprese”. La migliore caratteristica del pomodoro San Marzano è la sua polpa “soda” che lo rende adatto principalmente per preparare dei sughi e delle passate di pomodoro, mentre l’occhio di bue, caratterizzato da grande compattezza e dolcezza e da una buccia sottile, è ottimo per la preparazione di fresche insalate. Il nome stesso del pomodoro insalataro ne definisce il suo utilizzo principale. Questa tipologia di pomodoro deve essere colta a “mezza maturazione” con il colore ancora in parte verde, che garantisce un sapore maggiormente aspro rispetto alle altre varietà. I pomodori pachino sono tipici della Sicilia e la loro caratteristica principale è la dolcezza. Grazie alla polpa soda e al gusto pieno, sono ideali per essere mangiati crudi nelle paste fredde e come condimento di focacce e pizze, ma anche per le bruschette. Tondo, dolce e di misure ridotte il pomodoro ciliegino è una scelta perfetta quando si vogliono preparare degli antipasti freddi, oppure abbinato ai formaggi ed alle insalate. Il pomodoro ciliegino si può anche essiccare.
Come coltivare i pomodori nell’orto
La prima cosa da tenere presente quando si vogliono coltivare i pomodori nell’orto è la scelta della zona, che deve essere molto assolata in quanto il pomodoro è una pianta “ghiotta” sia di luce che di calore per crescere sana e rigogliosa. Anche il terreno deve essere preparato in maniera adeguata, lavorando bene la terra e facendole “prendere aria” oltre che arricchendola con sostanze organiche e nutrienti. Una scelta azzeccata è quella di usare del letame maturo in proporzione di 2,5 chilogrammi per ogni metro quadrato di superfice. Inoltre è molto importante che la zona dove vengono piantati i pomodori sia ben drenata, evitando in questo modo possibili ristagni d’acqua e le conseguenti malattie. Per quanto riguarda la semina, il periodo ideale è quello da metà febbraio sino a metà marzo, in modo che le temperature esterne siano stabili. La semina è molto semplice e consiste nel preparare delle buchette nel terreno, con profondità maggiore della larghezza e inserire 2 / 3 semi in ognuna di esse, poi ricoprirle sia con terra che con concime e provvedere ad innaffiarle. Lo spazio da lasciare tra una buca e l’altra varia da 50 a 100 centimetri ed è necessario per poter eliminare le erbacce. Dopo circa 3 settimane si vedranno i primi germogli e dopo circa 2 / 3 mesi si potranno raccogliere i pomodori.